La Società Anonima Meccanica Lombarda, con sede a Milano e stabilimento a Monza,
nel 13 decise di entrare nel mondo dell'aviazione. Riuscì subito ad avere la
licenza di costruzione per l'Italia dei velivoli Aviatik. Grazie all'abilità dei
suoi tecnici riuscì a migliorare il prodotto iniziale, inserendo numerose
modifiche.
La produzione iniziale fu incentrata su 3 prodotti, simili agli originali:
A.1 con motore a 6 cilindri Fiat A.10 da 100hp.;
A.2 con motore rotativo a 9 cilindri Le Rhone da 120hp.;
A.3 con motore a 6 cilindri Colombo da 110hp.
Su alcuni esemplari furono montati anche il motore radiale a 9 cilindri Salmson
Canton-Unnè da 140hp., e, sul finire della produzione, il motore a 6 cilindri
Isotta Fraschini V.4B da 190hp.. La produzione di questi velivoli, dal 15 al 18,
fu di 568 esemplari. Con l'inizio della guerra furoo inseriti nella difesa
aerea, poi vennero trasferiti alla ricognizione.
Nel 17 la ditta progettò ex-novo un nuovo aereo adtto alla ricognizione,
basandosi sull'esperienza maturata, e realizzò il S.1. Si trattava di una
struttura simile all'Aviatik, ma di dimensioni maggiori, dotato di motore a 6
cilindri Fiat A.12 da 260hp., istallato in modo identico a quanto realizzato in
Germania. Le ali erano leggermente angolate pur senza dietro, e presentava gli
alettoni solo su quella superiore. L'osservatore aveva a disposizione una
mitragliatrice Fiat da 6,5mm. ( poteva essere istallata anche una Lewis/Ravelli
) istallata su un treppiede pivoettante. Pur se studiato per la ricognizione,
poteve portare fino a 40kg. di bombe in un vano in fusoliera.
Nell'estate del 17 venne sostituito da una nuova versione: il S.2 ( qualche
volta identificata come S.200 ). La caratteristica principale risultava una
riduzione dell'apertura alare e relativa superficie, passando da 3 a 2
scomparti. Inoltre presentava un leggero diedro. Venne modificato anche il
timone che assunse una forma più arrotondata.
Venne aggiunta una seconda
mitragliatrice Fiat posizionata sopra l'ala superiore, comandata dal pilota, ed
angolata in modo da poter sparare fuori dal disco dell'elica. Alcuni esemplari
furono motorizzati con la versione da 300hp. del Fiat A.12BIS. Alcuni esemplari
furono modificati per l'istallazione di equipaggiamento fotografico al posto del
carico bellico. Furono attrezzati alcuni esemplari con i doppi comandi per l'uso
di addestratore. Complessivamente, tra S.1 e S.2, vennero costruiti 657 esemplari.
Naturalmente fotografie di particolari dell'aereo non esistono, ma solo aerei
completi. Si provvede ad allegare alcune fotografie, 1 trittico, ed un disegno
relativo alla mimetica.
by G.Dorati