C.A.B. Ca.308 Borea

 

La compagnia Ala Littoria bandì nel 34 un concorso per un velivolo destinato ad operare su linee secondarie. Veniva richiesto un aereo avente 6 posti, oltre all’equipaggio, disponibilità al trasporto della posta, velocità di crociera di 200km/h. e dai costi di esercizio contenuti. Da tale concorso emersero vincitori il Breda Ba.44 ed il C.A.B. Ca.308. L’ing. Cesare Pallavicino, responsabile dell’ufficio studi in seno alla ditta bergamasca, progettò un velivolo monoplano con ala bassa a sbalzo, bimotore, e carrello fisso carenato e collegato alle unità motrici alari. La struttura risultava interamente in legno con: la fusoliera di sezione rettangolare rivestita in compensato e telata; ala realizzata in 2 parti, imbullonate alla fusoliera stessa, costituite in pezzo unico con bilongheroni scatolati e rivestiti in compensato e telate, con iposostentatori di tipo Zapp; 2 motori Walter Major 6 da 200hp. a 6 cilindri in linea con eliche bipale; carrello fisso a carreggiata larga con ammortizzatori; cabina con 2 posti di pilotaggio affiancati e bicomandi, e 6 posti per i passeggeri in 2 file da 3 posti lungo le fiancate, che risultavano dotate di ampie finestrature; e disponibilità al trasporto bagagli in fusoliera in scomparti ricavati sotto il piano della cabina. Il progetto venne presentato alla compagnia con il nome di “Tipo Aquila” ( o Ca.306 ), e venne approvato nel 11/34 con l’accordo per la fornitura di 6 velivoli. Contemporaneamente la ditta offerse il velivolo al Governatorato della Tripolitania, dando la disponibilità di 4 esemplari. Nel 01/35 si diede inizio alla realizzazione dei velivoli. Nel 02/35 venne presa dallo stesso ing. Pallavicino la decisione di variare la sigla di progettazione in Ca.308 e di nominarlo Borea. Inizialmente si registrarono difficoltà per l’approvigionamento dei previsti motori da parte dell’importatore ( Isotta Fraschini ) e dalla scarsità di spruce. Giunse anche l’ordinazione di 2 velivoli da parte del Comando dell’Aviazione della Libia, così la realizzazione degli 8 esemplari venne portata avanti in contemporanea. Il 1° esemplare per al compagnia venne finito nel 05/35 e collaudato nel 07/35. Nello stesso mese il comando libico richiese la trasformazione di un esemplare in versione militare ( istallazione di strutture per il lancio di spezzoni e la caduta di bombe per un carico bellico di 300kg., 2 mitragliatrici di 7,7mm. in caccia nel muso con possibilità di inclinazione limitata verso il basso, una mitragliatrice da 7,7mm. posizionata nel pavimento della fusoliera ed operante verso il basso ed il retro ). Nel 08/35 l’Ala Littoria richiese la sostituzione dei motori con i DeHavilland Gipsy Six, sempre a 6 cilindri in linea, da 185hp., a cui la ditta provvide su tutti i modelli. La variazione obbligò a ricollaudare il velivolo, cosa che avvenne il 18-19/11/35 sul campo di Ponte S.Pietro, sede della ditta stessa. Nel 12/35 vennero consegnati i 6 esemplari civili ( immatricolati: I-DRIA, SPRA, NTRA, MERA, VREA, e MOLA, e con n.c.: 003-002-004-001-005-006 ), mentre i 2 destinati alla Libia vennero: uno ritirato nello stesso 11/35 ( ed immatricolato I-LIBI, con n.c.007 ), mentre l’altro nel 01/36 ed avrebbe portato la MM.60082. Detta immatricolazione risulterebbe dubbia in quanto tale numero rientrerebbe tra quelli di un lotto di Ca.133T, e, comunque, al momento non si hanno conferme in merito. L’Ala Littoria immise subito i velivoli su diverse rotte: 1) in Africa, Tripoli – Sirte – Bengasi/Tripoli – Cassala – Asmara ( di 4.449km. )/Tripoli – Bengasi – Cairo – Khartoum; 2) in Italia, Roma – Ancona; 3) in Albania, Tirana – Scutari/Tirana – Valona/Tirana – Coritza/Tirana – Berat/Tirana – Kukus/Tirana – CoritzaValona – Tirana/ e Tirana – Kukus – Scutari – Tirana. Il servizio venne svolta dal 35 al 38, anno che vedeva ancora volare un solo esemplare ( I-NTRA ). Per quanto concerne i 2 esemplari libici, uno andò perduto in atterraggio a Mellaha, mentre quello militare risultava ancora in carico al Comando della 5°Sq. Aerea nel 01/42, ed un’annotazione non confermata, riguarda un utilizzo, nel periodo iniziale del conflitto, di collegamento tra Libia e l’A.O.I.. Brevemente si può efinire che gli esemplari I-MERA/SPRA/DRIA/VREA/MOLA terminarono il loro servizio attivo in quanto radiati e successivamente demoliti il 14/02/38, come da lettera della stessa Ala Littoria. L’esemplare I-NTRA venne requisito il 06/07/40 dal C.S.A.S., e dopo il 08/09/43 riparò al sud e successivamente venne radiato, e poi demolito, in data 16/04/59. L’esemplare I-LIBI, a seguito dell’incidente subito, venne radiato in data 16/03/40 e successivamente demolito. A completamento si rende necessario riferire come la CAB ipotizzò 2 varianti: una come velivolo sanitario con la possibilità di trasportare 6 barelle con personale medico ed attrezzature collegate, ma dotata di motori Isotta Fraschini 610 I ( designazione italiana dei Walter cecoslovacchi ); ed una civile con disponibilità di motori radiali.

 

Giorgio Dorati

( G.M.S. )

Documentazione:  Apostolo - Abate – Evangelisti – ThompsonMcMeiken.

 

Le foto allegate riguardano:

 

       

1), 2) e 3) Il prototipo ripreso sul campo di Ponte S.Pietro

                                    

 

 

4), 5), 6), 7), 8), e 9) I 6 velivoli dell’Ala Littoria

       

       

       

 

 

      10) I-LIBI del Comando Aeronautica della Libia.